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L'uccisione, la cattura ed il commercio illegale di uccelli costituiscono motivo di forte preoccupazione per la conservazione delle popolazioni di molte specie a livello globale. Tale preoccupazione è particolarmente avvertita nell'ambito del bacino del Mediterraneo, dove milioni di uccelli transitano e sostano durante le migrazioni. Già da diversi anni la Convenzione di Berna e la Convenzione di Bonn stanno acquisendo informazioni al riguardo e stanno sviluppando sinergie a livello internazionale per migliorare il contrasto a queste pratiche illegali.
Peraltro, nei confronti dell'Italia è stato aperto il caso Etl-Pilot 5283/2013/ENVI per Uccisione, cattura e commercio illegale di uccelli; tale procedimento è tuttora in corso e in assenza di adeguate risposte è verosimile che venga aperta sul tema una nuova Procedura d'Infrazione.
L'Italia è interessata da importanti rotte di migrazione dell'avifauna che determinano imponenti concentrazioni di uccelli in periodi ed in ambiti territoriali relativamente circoscritti (ad esempio in corrispondenza di particolari punti quali stretti, promontori, piccole isole o valichi montani). Nel quadro di questa situazione, i reati contro l'avifauna si manifestano in forme diverse: si va dalla cattura di Passeriformi nelle valli prealpine, all'uccisione di rapaci in migrazione sullo Stretto di Messina, all'abbattimento illegale di uccelli acquatici nelle zone umide italiane. La notevole molteplicità di attività illegali condotte nei confronti dell'avifauna rende molto complesso descrivere il fenomeno, quantificare il numero di persone coinvolte e di uccelli prelevati annualmente e soprattutto esercitare azioni efficaci di contrasto sia attraverso la prevenzione e repressione dei reati, sia mediante campagne di sensibilizzazione.
Il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) è impegnato affinché le attività di contrasto al bracconaggio divengano sempre più efficaci, nel più vasto contesto offerto dalle iniziative promosse per l'implementazione del Piano di Tunisi (Tunis Action Pian 2013-2020 for the eradication of illegal killing, trapping and trade of wild birds) della Convenzione di Berna e dalla Task Force mediterranea della Convenzione di Bonn.
AGENDA
Giovedì 9 giugno 2016
NON APERTO AL PUBBLICO - RISERVATO AL GRUPPO DI LAVORO, SOLO SU INVITO
Ore 14.00: registrazione dei partecipanti
Apertura dei lavori:
14.30-15.00: Introduzione al Piano d'Azione
15.00 - 19.30: Analisi delle principali tipologie di illeciti e discussione circa le azioni da intraprendere
- Catture con mezzi vietati
- Prelievo ai nidi
16.30 - 17.00: Pausa caffè
- Abbattimento con armi da fuoco
- Avvelenamento
- Importazione
Venerdì 10 giugno 2016
APERTO AL PUBBLICO
8.30 - 10.30: Sintesi dei lavori: verso un Piano d'Azione Nazionale e definizione delle azioni prioritarie
10.30 - 11.00: Pausa caffè
11.00 - 13.00: Presentazione pubblica delle iniziative per contrastare il bracconaggio
Interverranno: