La gestione sostenibile delle aree protette: il delta del Po come laboratorio di Pianificazione interregionale

Il Progetto NATREG, Managing Natural Assets and Protected Areas as Sustainable Regional Development Opportunities coordinato dall’Istituto per la Conservazione del Patrimonio ambientale della Slovenia, ha l’obiettivo di esaminare e promuovere il concetto di “capitale naturale” in cinque aree protette localizzate in Slovenia, Italia, Austria, Serbia e Croazia, valutarne il potenziale in termini di strategie di marketing e sviluppo socio-economico, ovvero accompagnare la crescita sostenibile delle zone prese in esame attraverso idonei strumenti di pianificazione e gestione del territorio.

La Regione del Veneto e l'ARPA Emilia Romagna hanno scelto quale area target per lo sviluppo delle attività il Delta del Po, un’area di straordinario valore naturalistico ed ambientale che, pur rappresentando un'unica entità territoriale, è governato da due diverse amministrazioni regionali che spesso si trovano ad affrontare problemi gestionali che travalicano i rispettivi confini.

La sperimentazione operata nell‘ambito del progetto NATREG è finalizzata alla definizione di un piano di gestione di un’area interregionale di interesse per entrambi i Parchi regionali nell’ottica di un “coordinamento interregionale” permanente del Delta del Po.

PROGRAMMA

Intervento di apertura

Arch. Romeo Toffano, Regione del Veneto

Presentazione del progetto NATREG

Arch. Tiziana Quaglia, Regione del Veneto

Problematiche ed opportunità comuni nell’area del Delta del Po: un quadro di sintesi Dott.ssa Irene Montanari, ARPA Emilia-Romagna

Verso un piano interregionale di un'area pilota nel Delta del Po

Arch. Francesco Musco – IUAV

Dott. Graziano Caramori - Istituto Delta di Ecologia Applicata

Interventi dei Direttori dei Parchi del Delta del Po

Dott.ssa Emanuela Finesso -Direttore Parco Delta del Po Veneto

Arch. Lucilla Previati - Direttore Parco Delta del Po Emilia-Romagna

tavola rotonda con i rappresentanti delle realtà locali e dei fruitori delle aree protette